I hold in my hands "Il Pensiero Dell'Arte", a treasure.
I found the book in the Metropolitan Opera Gift Shop --the last copy!
Then a nice man came over, and seeing me with the book, asked where I got it. I explained that it was the last copy, which made him very sad.
"He is a colleague, and I came over just to get it."
"Who is he?" I confess I asked, ignoramus that I am.
"He is singing Dottore Bartolo in La Nozze di Figaro" your colleague explained. "He is a very smart guy, and I wanted to read what he had to say."
Of course, I gave the man the book then!
I now have my own copy, though, and it is a delight.
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I was very happy to get to hear you this past Tuesday in Nozze and to have this lovely souvenir of your art. Reading "Il Pensiero Dell'Arte" reminds me of my university days, when I read Pico della Mirandola and the other Italian Humanists. You write very well about something difficult to capture in words, what it means to sing with art the music of the ages. I know generations of singers and lovers of beautiful singing will be grateful you made the effort.
Tanti auguri,
M.V.
RECENSIONE
Ai preg.mi autori
Maurizio Muraro
e
Mariantonella Volpe
Ho appna terminato di "rileggere" il loro libro: l'ho letto tutto d'un fiato, (avendone il tempo) tanto mi ha affascinata, ed ho ascoltato i brani del cd allegato.
È
un’opera molto bella che esprime che cos’è la vera arte, nella sua essenza,
l’arte che impegna, nella verità , l’artista in tutte le sue dimensioni, e lo
conduce ad esprimere, non solo, nella perfezione della tecnica e nello
dispiegarsi della bellezza pura, il vissuto di quello che interpreta, ma anche
il proprio vissuto, unico e irripetibile. E lo fa con sicurezza, ma anche con
delicatezza, nel senso di un grande rispetto di ciò che è l’arte, di se stesso
e degli altri.
In
questo libro sento una peculiare profondità e un giusto e sobrio equilibrio tra
le sue tre parti, un equilibrio che convince il lettore e lo mette un po’ a
conoscenza del “mistero”di ciò che è veramente “arte”, suscitandone
l’ammirazione.
Il
senso della LUCE, del DIALOGO, della VERITA’, della BELLEZZA pura e
dell’UMILTA’ è molto vivo e diventa un’illuminazione per il lettore e una
sincera comunicazione di un’esperienza preziosa alle generazioni future.
Emerge
il vero artista che si sente depositario di un DONO che è impegnato a
sviluppare con fedeltà e onestà lungo il cammino della vita, per non tradire il
DONATORE del DONO.
Ci
sarebbe ancora molto da esprimere su quest’opera. Altri lo faranno per farne
emergere meglio la preziosità.
Mi
piace concludere con alcune espressioni tratte dalla lettera agli artisti, di
Giovanni Paolo II, del 25 aprile 1999:
“L’artista
divino, con amorevole condiscendenza, trasmette una scintilla della sua
trascendente sapienza all’artista umano, chiamandolo a condividerla sua potenza
creatrice. È ovviamente una partecipazione,
che lascia intatta l’infinita distanza tra il Creatore e la creatura, come
sottolineava il Cardinale Nicolò Cusano: “L’arte creativa, che l’anima ha la
fortuna di ospitare, non s’identifica con quell’arte per essenza che è Dio, ma
di essa è soltanto una comunicazione ed una partecipazione”. Per questo
l’artista, quanto più consapevole del suo “dono”, tanto più è spinto a guardare
a se stesso e all’intero creato con occhi capaci di contemplare e ringraziare,
elevando a Dio il suo inno di lode. Solo così egli può comprendere a fondo se
stesso, la propria vocazione e la propria missione”.
Prof.ssa
Vanda Segato
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